Atlantia vola in Borsa, il mercato scommette sul no alla revoca per Autostrade

Atlantia vola in Borsa, il mercato scommette sul no alla revoca per Autostrade
Atlantia vola in Borsa. Il mercato sembra credere sulla possibilità di un accantonamento dell'ipotesi revoca della concessione alla...

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Atlantia vola in Borsa. Il mercato sembra credere sulla possibilità di un accantonamento dell'ipotesi revoca della concessione alla controllata Autostrade per l'Italia (Aspi), alimentata anche dalla vittoria del Pd alle elezioni regionali in Emilia Romagna, che necessariamente porterà a un ribilanciamento degli equilibri nella maggioranza e a un ridimensionamento del ruolo del M5S, favorevole alla linea dura. Il titolo della holding che fa capo alla famiglia Benetton ha chiuso in rialzo del 6,38% a 22,33 euro, recuperando un miliardo e cento milioni di capitalizzazione. Forti gli scambi: sono passate di mano 4,2 milioni azioni della controllante di Autostrade per l'Italia, contro una media degli ultimi trenta giorni di Borsa di 2,3 milioni di pezzi.


Frattanto, il leader di Italia Viva Matteo Renzi, in un intervento a Circo Massimo su Radio Capital, ha etichettato la possibilità di revocare la concessione come "folle". Una posizione in continuità con il parere espresso in precedenza a proposito del dossier.

Il ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli, intervenendo a Radio Anch'io,non si è sbilanciata sulla questione, affermando che una decisione non è stata ancora presa e che il governo è in attesa di pareri tecnici.

Il primo banco di prova poste elezioni in Emilia dunque per il governo potrebbe essere proprio la decisione sulla revoca della concessione ad Autostrade, sulla quale spingono i pentastellati con i Dem, invece, da sempre, molto più cauti.


«Bisogna stilare un'agenda riformista per il bene degli italiani. Non inseguire il giustizialismo sulla prescrizione o la follia di chiedere una revoca impossibile per Autostrade: devono pagare quelli di Autostrade e tanto, ma no a una revoca che giuridicamente non sta né in cielo né in terra», ha detto Renzi che, tornando a parlare di uno dei dossier più caldi all'attenzione del Governo, ha ribadito la sua contrarietà all'ipotesi di revoca ad Aspi, come tra l'altro ha sottolineato in più occasioni.


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Il Messaggero