(Teleborsa) - Sono circa 18 milioni di euro gli investimenti autorizzati da ARERA, in meno di un anno, per migliorare gli acquedotti italiani. Un dato in linea con quanto previsto...
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A livello di singoli interventi l'erogazione delle prime quote successive all'acconto 2019 è già prevista per il mese di agosto 2020 e si registrerà in media per le gestioni che hanno già speso almeno la metà del finanziamento complessivo del biennio.
Da un'analisi effettuata sui cronoprogrammi di un campione di Enti emerge come, a livello aggregato, la maggior parte delle spese sarà effettuata nei primi otto mesi del 2021 avendo subito qualche slittamento per le criticità legate all'emergenza Covid-19.
In particolare, nel periodo compreso tra dicembre 2020 ed agosto 2021, è atteso un aumento di utilizzo delle risorse tra il 30% e il 70% del finanziamento complessivo concesso.
"Stiamo procedendo con la massima attenzione e tempestività ad autorizzare l'erogazione di preziose risorse, quanto mai utili a migliorare le infrastrutture e i servizi e a rilanciare gli investimenti in questo particolare momento di difficoltà del nostro Paese – afferma Andrea Guerrini, membro del collegio di ARERA – Anche per questo motivo abbiamo segnalato al Parlamento e al Governo l'esigenza di un incremento di risorse per due strumenti che attualmente insistono sul settore idrico: il Fondo di garanzia per le opere idriche istituito presso CSEA e la sezione acquedotti del Piano nazionale idrico". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero