Il contesto emergenziale creato dalla pandemia ha esposto il settore sanitario a rischi corruttivi ancora maggiori rispetto al passato, situazione acuita dalla decisione di...
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È questo il grido d’allarme lanciato da Federico Anghelé, direttore di The Good Lobby Italia e Davide Del Monte, direttore di Transparency International Italia, in occasione dell’incontro “Covid19: come impedire la corruzione nella sanità”.
The Good Lobby Italia e Transparency International Italia indicano nella scelta di procedere prima all’assegnazione dei contratti per il materiale sanitario e solo dopo alla verifica sulle aziende il vero errore di metodo perché, al contrario di una velocizzazione del processo si è ottenuto l’effetto opposto, ossia un allungamento dei tempi generato dall’assegnazione di commesse a società inesistenti, incapaci di soddisfare le richieste o, successivamente, ritenute irregolari. È mancato quindi il buon senso, situazione confermata dall’avere assegnato appalti e commesse a società che mai si erano occupate di produzione – o importazione – di materiale sanitario. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero