Amazon, i conti deludono: utile in calo

Amazon, i conti deludono: utile in calo
Amazon delude e Jeff Bezos perde il titolo di paperone mondiale. Il colosso delle vendite chiude il terzo trimestre con un utile in calo del 26% a 2,1 miliardi di dollari: si...

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Amazon delude e Jeff Bezos perde il titolo di paperone mondiale. Il colosso delle vendite chiude il terzo trimestre con un utile in calo del 26% a 2,1 miliardi di dollari: si tratta della prima flessione su base annua dal 2017. A pesare sono gli importanti investimenti realizzati da Amazon per ridurre i tempi delle consegne a 24 ore. Una spinta che durante la stagione delle feste natalizie arriverà a costare al colosso 1,5 miliardi di dollari.


Pur essendo stati abituati e addestrati nel corso degli anni da Amazon a concentrarsi sul lungo termine e non su un singolo trimestre, gli investitori sono colti di sorpresa dai conti deludenti. E a Wall Street il titolo affonda, arrivando a
perdere oltre il 7% nelle contrattazioni pre-mercato e limitando poi le perdite al 3-4% durante la seduta regolare. Il calo rende meno ricco il fondatore e numero uno Jeff Bezos: con i titoli che perdono il 4% a 1.712 dollari per azione, il patron di Amazon vale 107,1 miliardi di dollari, 300 milioni in meno rispetto a Bill Gates, al quale restituisce lo scettro di uomo più ricco del mondo che gli aveva strappato nel 2017. Bezos può consolarsi con il fatto che il
sorpasso, per il momento, è temporaneo: solo alla chiusura di Wall Street saranno infatti eseguiti i calcoli ufficiali per il posizionamento nella classifica dei paperoni. A questo si aggiunge che senza il divorzio multimiliardario da MacKenzie Bezos, il patron di Amazon non avrebbe avuto alcun problema a mantenere lo scettro di re del mondo.

Gli investimenti nelle consegne hanno fatto balzare i costi di spedizione a livello mondiale per Amazon del 46% a 9,6 miliardi di dollari. Ma sono la «decisione giusta di lungo termine per i nostri clienti» afferma Bezos. Inoltre «le
consegne veloci sono quelle che generano meno emissioni di anidride carbonica perché i prodotti sono spediti da centri vicini al cliente, rendendo poco pratico quindi usare i trasporti via aerea o lunghe rotte via terra» spiega. Con le consegne veloci gli abbonati Prime «acquistano più spesso e acquistano più prodotti» aggiunge il chief financial officer di Amazon, Brina Olsavsky.

Nonostante il calo dell'utile, i ricavi di Amazon nel terzo trimestre sono saliti sopra le attese degli analisti, volando
del 24% a 70 miliardi di dollari. Le vendite in nord America sono aumentate a 42,6 miliardi di dollari dai 34,3 miliardi

dello stesso periodo dello scorso anno. Rallenta la divisione Amazon Web Service, i cui ricavi sono cresciuti 'solò del 34,7%, meno del +37% del trimestre precedente. Balzo in avanti invece per la divisione pubblicitaria, cresciuta del 43,7% e che sta diventando per la società un alto motore di crescita.

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Il Messaggero