(Teleborsa) - "Il 2020 era l'anno in cui prevedevamo un recupero delle attività del 3% ed invece ora prevediamo che si possa arrivare ad un -20%. E se non mettiamo in piedi...
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La maggior parte delle risorse - sottolinea l'ANCE - non sono destinate alla ripartenza dell'economia "bensì al rifinanziamento di misure, perlopiù assistenziali" con l'eccezione del superbonus al 110% "che va certamente in questa direzione e, se sfruttato al meglio, consentirà di avviare finalmente quel piano di manutenzione degli immobili privati, che da anni è ai nastri di partenza e poi di fatto è rimasto praticamente inattuato".
Per l'Associazione dei costruttori "i potenziali benefici economici, oltre che sociali ed ambientali, sono molto importanti, con 6 miliardi di euro di investimenti nella riqualificazione degli edifici e 21 miliardi di euro di ricadute sull'economia, da qui alla fine del 2021".
"Ma perchè tutto funzioni, occorre assicurare efficacia, chiarezza e semplicità nelle procedure attuative da adottare" prosegue ANCE "occorre evitare errori fatti in passato con l'adozione di interpretazioni da parte dei soggetti attuatori che hanno finito per limitare la portata e la fattibilità degli interventi". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero