(Teleborsa) - Dopo l'addio di Luigi Gubitosi, che una settimana fa è stato nominato Amministratore Delegato di Telecom, in casa Alitalia resta una casella da riempire. Oppure no....
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Questo il dilemma che il governo è chiamato a risolvere in queste ore per fare chiarezza nel futuro, ancora da scrivere, di Alitalia. Due, dunque, le opzioni percorribili: riportare il numero dei commissari a quota tre, procedendo ad una nomina, oppure lasciare al comando nel rush finale uno dei due commissari ancora in sella, Enrico Laghi, al momento in pole, e Stefano Paleari.
Sindacati, intanto, sul piede di guerra - Mentre il futuro della compagnia aerea appare ancora incerto - tra l'esigenza di cercare il giusto partner, la necessità di trovare un commissario che sostituisca appunto l'uscente Luigi Gubitosi e la scadenza ormai alle porte del prestito ponte - la leader della Cgil Susanna Camusso minaccia una mobilitazione.
"Se non arriva nel giro di ore la convocazione del tavolo permanente che era stato promesso dal governo allora bisognerà procedere alla mobilitazione", ha minacciato. Riconoscendo però che Alitalia ha fatto uno "straordinario lavoro nel periodo del commissariamento, dimostrando di poter avere una compagnia nazionale". Ma rispetto alla scelta di avere un partner industriale, ha ammonito: "il governo aveva promesso un tavolo permanente di cui però non abbiamo visto traccia". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero