Alitalia a corto di liquidità. Stipendi a rischio con prolungamento iter vendita

Alitalia a corto di liquidità. Stipendi a rischio con prolungamento iter vendita
(Teleborsa) - La caduta del governo ed i tempi che inevitabilmente si allungano non aiutano Alitalia, la cui cassa si assottiglia, mettendo anche a rischio il pagamento degli...

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(Teleborsa) - La caduta del governo ed i tempi che inevitabilmente si allungano non aiutano Alitalia, la cui cassa si assottiglia, mettendo anche a rischio il pagamento degli stipendi di febbraio, a causa del prolungamento dell'iter di vendita. E' già qualche giorno infatti che i sindacati si agitano, chiedendo certezze, mentre il Commissario Giuseppe Leogrande sta cercando soluzioni per non rischiare di interrompere l'operatività.


La nuova procedura di gara chiesta dal MISE per far decollare la newco ITA, potrebbe peggiorare la situazione e richiedere risorse aggiuntive per pagare gli stipendi per altri 4-5 mesi, per una cifra stimata di almeno 200 milioni di euro, dal momento che si stima che la compagnia assorba circa 50 milioni al mese per mantenere l'operatività.

Attualmente soldi in cassa ve ne sono pochi, sufficienti a pagare gli stipendi di gennaio, ma non quelli di febbraio. Il Decreto Rilancio ha stanziato per Alitalia 350 milioni quale indennizzo Covid, anticipandone prima 200 e pagando poi una seconda tranche di 77 milioni a fine dicembre, inferiore ai 150 milioni previsti. Si punta quindi ad incassare innanzi tutto i 73 milioni residui, che la Commissione europea non ha autorizzato, ed accelerare l'iter di vendita evitando un secondo bando che sarebbe lungo e dispendioso.

"Senza le risorse richieste per il ristoro, previste dal Decreto Rilancio, non c'è in cassa liquidità sufficiente per pagare gli stipendi di febbraio alle lavoratrici e i lavoratori della compagnia", hanno confermato i sindacati mercoledì, dopo l'incontro con il Commissario Leogrande.


"Siamo consapevoli che c'è un capitale che oggi viene dal pubblico, ma che deve essere messo a frutto con una logica di mercato", ha sottolineato il Presidente Francesco Caio, ribadendo "dobbiamo creare un'azienda che è al servizio del viaggiatore ma che si misura con un mercato, quindi deve stare sul mercato con le sue gambe". Un auspicio che arriva in un momento difficilissimo, non solo per la caduta del governo, ma anche per la profonda crisi che il settore dell'aviazione sta attraversando. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero