Algoritmi che danno pagelle e cercano evasori, arriva l'intelligenza artificiale nella Pa

Sono già diffuse le applicazioni dell'intelligenza artificiale nella sanità pubblica
Algoritmi che rintracciano evasori fiscali, che gestiscono il flusso del traffico, che contribuiscono alla valutazione degli studenti o alla definizione delle carriere dei...

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Algoritmi che rintracciano evasori fiscali, che gestiscono il flusso del traffico, che contribuiscono alla valutazione degli studenti o alla definizione delle carriere dei dipendenti. Sono alcune delle possibili applicazione dell'intelligenza artificiale alla pubblica amministrazione e ai servizi al cittadino; possibilità che si aggiungono alle tante che già esistono – e in vari casi sono già realtà - nello specifico del settore sanitario. Molti Paesi si stanno muovendo su questo terreno e anche il nostro fa i primi passi con la presentazione di un “libro bianco” a cura dell'AgID, l'Agenzia per l'Italia digitale e la disponibilità di 5 milioni che saranno allo sviluppo di progetti-pilota.


La materia è suggestiva ma naturalmente non mancano i rischi: si tratta di progettare sistemi che siano neutrali, ovvero non influenzati da errori e pregiudizi umani ed allo stesso tempo proteggano i dati sensibili dei cittadini. Si pongono delicate questioni etiche ed anche giuridiche. «Nel libro bianco si raccomanda di utilizzare i sistemi di intelligenza artificiale nel rispetto dei principi di privacy, trasparenza e sicurezza a tutela dei cittadini, in particolare si condivide la necessità di rendere pubblici i meccanismi di funzionamento degli algoritmi e le logiche di costruzione dei database» ha spiegato il direttore generale di AgID Antonio Samaritani durante la presentazione.


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Il Messaggero