La materia è suggestiva ma naturalmente non mancano i rischi: si tratta di progettare sistemi che siano neutrali, ovvero non influenzati da errori e pregiudizi umani ed allo stesso tempo proteggano i dati sensibili dei cittadini. Si pongono delicate questioni etiche ed anche giuridiche. «Nel libro bianco si raccomanda di utilizzare i sistemi di intelligenza artificiale nel rispetto dei principi di privacy, trasparenza e sicurezza a tutela dei cittadini, in particolare si condivide la necessità di rendere pubblici i meccanismi di funzionamento degli algoritmi e le logiche di costruzione dei database» ha spiegato il direttore generale di AgID Antonio Samaritani durante la presentazione.
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