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SALGONO GLI OBIETTIVI
Intanto, buone notizie arrivano dai conti. «Il forte commitment alla semplificazione ed efficientamento dei processi operativi e al controllo dei costi sta determinando risultati superiori alle attese, che ci consentono di aumentare la guidance di crescita dell’Ebitda 2016 al 5%/6%», spiega Irace.
Nel dettaglio, la società ha archiviato i primi nove mesi dell’anno con risultato netto in crescita del 47,1% a 200,9 milioni di euro, l’Ebitda in salita del 21,7% a 646,1 milioni e l’Ebit incrementato del 32,8% a 378 milioni. In controtendenza i ricavi, scesi, si legge nel comunicato sui conti, del 5,5% a 2,05 miliardi di euro.
«Nel corso dell’anno», precisa l’ad, «Si sono susseguiti i go live (le partenze, ndr) delle società controllate che si concluderanno nella primavera del 2017». Dunque, «nei giorni scorsi, approfittando delle favorevoli condizioni di mercato, abbiamo concluso con successo un’operazione di liability management che comporta l’allungamento della durata media del debito a quasi 8 anni, riducendone il costo al di sotto del 3%». Confermati gli investimenti per circa 500 milioni e un indebitamento finanziario netto a fine anno compreso tra 2,1 e 2,2 miliardi. Confermata infine la politica dei dividendi con payout mediamente pari al 50%-60%».
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Il Messaggero