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Calze sì oppure no? Questo era il dilemma che faceva lo slalom tra le gambe mentre dagli alberi cadevano le prime foglie ingiallite, tra collezioniste di collant e impavide incuranti di freddo e spiffero che esibivano polpacci e cosce tonici e nudi. Ora, però, una variante impazzita sembra distruggere i granitici credo e si tratta del calzino. Da indossare a vista, corto o lungo poco importa, sotto il vestitino chic, con la gonna, mini o longette, infilato in una scarpa col tacco o in un mocassino, con stelline, lustrini o fiocchetti o dall’aria maschile. Possibilmente un po’ sceso, come se fosse stato infilato nel piede e su per il polpaccio con noncuranza e con una certa fretta prima di varcare la soglia di casa o avesse fatto qualche grinza durante la giornata, perché si è troppo impegnate nelle proprie cose per controllare ogni momento che l’elastico regga nel modo appropriato. Certo, le discussioni in merito ci sono e iniziano tutte con la regola d’eleganza che vorrebbe che questo accessorio non fosse mai visibile e servisse allo scopo con una buona dose di riservatezza e proseguono, poi, con l’obiezione che il calzino a vista segnerebbe irrimediabilmente la caviglia, troncando lei e, di conseguenza, tutta la gamba. Come a dire: se Bella Hadid lo ha sperimentato più volte è anche perché ha un’altezza e una silhouette non proprio comuni. Ma la questione potrebbe essere superata calzando un paio di décolleté o di slingback con un po’ di tacco che slancia (consiglio: dal 6 in su).
E che, soprattutto, crea un contrasto al quale è difficile resistere. Alessandro Dell’Acqua da N21, ad esempio, ha abbinato delle calze da uomo, quasi brutali nel loro aspetto originario, a scarpe a punta e abitini lingerie con dettagli di sartoria maschile.
Quelli di Miu Miu sembrano quasi degli scaldamuscoli, con qualche piega ad arte qui e lì e strizzano l’occhio allo stile collegiale. Del resto, Miuccia Prada è sempre stata una fervente sostenitrice dei calzini, caldi, in lana sottile, a coste e, magari, decorati con ricami preziosi, che, volendo, si possono replicare anche a casa semplicemente applicando delle pietre sui pedalini preferiti possibilmente neri, beige o grigi.
Da Chanel si va di calze in lana spessa, che attireranno particolarmente le freddolose, anche con i famosi tailleur in tweed e con stivali da pioggia logati, e chi se ne importa se la gamba sembra otticamente aumentare di volume.
Da Dior, invece, l’indumento in questione è sportivo e grintoso, anche con gli outfit dall’aria romantica. I calzini si possono arrotolare sulla caviglia oppure stenderli fino al ginocchio, magari in abbinata con un paio di derby e con un bel trench over. E, poi, a questo punto, si possono ritirare fuori i sandali estivi: quelli gioiello, ad esempio, saranno perfetti con una calzetta in lana dalla nuance a contrasto. Nella scelta dei colori si possono abbinare a un capo dell’outfit, come la maglia, la gonna o la giacca, oppure alla borsa o al cappello. E, attenzione, tornano a ondate alterne almeno dal 2015, quindi meglio averne sempre un paio nel cassetto e, nel frattempo, tonificare i polpacci e ricordare che il calzino bianco corto con il mocassino, ora, non è più vietato.
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