In Sudan dilaga lo stupro come arma di guerra, la guerra civile colpisce duro donne e bambine

In Sudan dilaga lo stupro come arma di guerra, la guerra civile colpisce duro donne e bambine
Lo stupro come micidiale arma di guerra si riaffaccia orribile anche in Sudan, dove è in corso una guerra civile. Molteplici denunce riguardano proprio le forze...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Lo stupro come micidiale arma di guerra si riaffaccia orribile anche in Sudan, dove è in corso una guerra civile. Molteplici denunce riguardano proprio le forze paramilitari di supporto rapido (RSF) che su tutto il territorio avrebbero usato violenza nei confronti di donne e bambine. La diffusione di questi crimini sono emerse in tutto il Sudan, mentre attivisti e medici chiedono aiuto e fanno affiorare i casi sui social tentando di rafforzano la rete di supporto per le vittime. Spesso, hanno raccontato, vengono violentate anche le bambine davanti alla mamma o ad altri familiari impotenti. Secondo Al Jazeera che ha dedicato a questa piaga sudanese una dettagliata inchiesta, inizialmente sono state prese di mira le donne straniere, ma gli attacchi alle donne sudanesi sono ormai diffusi.

Papa Francesco in Congo ascolta l'orrore delle donne stuprate e costrette a mangiare mais e carne umana

Dallo scoppio della guerra, il 15 aprile, le reti civili si sono mobilitate a favore dei più vulnerabili, offrendo informazioni logistiche vitali sui posti di blocco, sulle vie di fuga, sul reperimento e sull'acquisto di forniture mediche di emergenza che scarseggiano disperatamente.

Violenza donne, Onu condanna l'Italia: stereotipi sessisti nei tribunali

In risposta alle notizie di violenza sessuale, molte donne hanno utilizzato i social media per denunciare gli incidenti. Allo stesso tempo, medici e psicologi hanno offerto consigli e sostegno alle persone fornendo anche elenchi di numeri dove le sopravvissute potevano ricevere cure urgenti. Uno dei farmaci più richiesti è la pillola del giorno dopo per evitare gravidanze. La capitale sudanese Khartoum ed el-Geneina, nel Darfur occidentale sono le città con il maggior numero di casi di violenza sessuale. «Cerchiamo di condividere le informazioni sulle farmacie e sulle cliniche che possono fornire aiuto alle vittime di stupro, ma anche in questo caso le comunicazioni sono frammentarie e ci affidiamo ai gruppi WhatsApp e ai contatti che ci forniscono le informazion».

Un mese di scontri Sudan, quasi un milione di sfollati

 

Di stupri come arma di guerra durante i conflitti si è parlato all'Onu a lungo, arrivando all’approvazione della risoluzione 1888/2009, con cui il Consiglio di sicurezza ha dato vita alla prima – e ad oggi unica – istituzione pubblica internazionale dedicata esclusivamente alla questione: lo United Nations Special Representative of the Secretary-General on Sexual Violence in Conflict.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero