Microcredito per aiutare le donne vittime di violenza, nel progetto partecipa anche la Caritas

Il ministro Eugenia Roccella
È partito da qualche settimana il programma “Microcredito di libertà”, con l’obiettivo di attivare un programma di microcredito sociale e di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

È partito da qualche settimana il programma “Microcredito di libertà”, con l’obiettivo di attivare un programma di microcredito sociale e di microcredito imprenditoriale rivolto alle donne vittime di violenza, con o senza figli, che versano in particolari condizioni di vulnerabilità e di esclusione sociale e finanziaria, e non sono in grado di fare fronte alle correnti necessità personali e familiari. Donne che hanno intrapreso un percorso di fuoriuscita dalla violenza presso un Centro antiviolenza o in una Casa rifugio.

Violenza di genere, ecco cosa fare. L'avvocato: «Denunciare e chiedere aiuto. Le vittime non sono sole»

Il progetto si sviluppa dal Protocollo d’Intesa di durata triennale, sottoscritto dal Ministero per le pari opportunità e la famiglia, l’Ente Nazionale per il Microcredito, l’Associazione bancaria italiana, la Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo e la Caritas Italiana. Con Il Protocollo è stato istituito un Fondo di Garanzia di 3 milioni di euro che verranno erogati nell’ambito del progetto. Alla Caritas Italiana è stato affidato il compito di realizzare un sistema di assistenza e di accompagnamento per l’accesso al microcredito sociale delle donne vittime di violenza che si rivolgono, tramite la segnalazione dei Centri antiviolenza o delle Case rifugio alla rete delle Caritas Diocesane.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero