Il marasma nelle Agenzie fiscali si evidenzia sempre più a seguito delle fusioni fatte dal Governo Monti in nome della “spending review” indifferibile per il...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La Dirstat tempestivamente evidenziò le tante criticità che sarebbero derivate da provvedimenti assunti in fretta e con grande superficialità e siamo al caso eclatante relativamente alla discriminazione tra il personale dell’ente incorporante con l’ente incorporato sicuramente inaccettabile a distanza di oltre 3 anni.
I contratti integrativi dell’Agenzia delle Entrate e del Territorio sottoscritti rispettivamente nel 2006 e nel 2007 hanno avuto differenti applicazioni, in particolare per quanto riguarda gli articoli 17 e 18 che in entrambi i contratti disciplinano l’attribuzione e la retribuzione delle indennità degli incarichi organizzativi e professionali.
Infatti, mentre l’Agenzia delle Entrate ha tempestivamente dato seguito a quanto stabilito con i suddetti articoli, l’Agenzia del Territorio non è stata altrettanto sollecita.
Finchè nel 2012 quando anche l’Agenzia del Territorio si apprestava a concretizzare gli accordi del CCNI interveniva il provvedimento di fusione tra le due Agenzie posto in essere dal governo Monti che inopinatamente ha rimesso tutto in discussione.
La conseguenza è che, mentre i dipendenti delle Entrate percepiscono da anni (almeno dal 2009) la retribuzione legata agli incarichi organizzativi e professionali, lo stesso non accade per i dipendenti dell’ex Territorio.
Tale situazione è di palmare evidenza inconcepibile in quanto i dipendenti dell’Agenzia delle entrate percepiscono una retribuzione extra collegata alla funzione ricoperta che va da un minimo di 2.500 euro ad un massimo di circa 10.000 euro mentre i dipendenti dell’ex Agenzia del territorio non percependo alcunché hanno subito e stanno subendo rilevanti danni economici in alcuni casi nell’ordine di decine di migliaia di euro. Le fusioni delle Agenzie fiscali sono state delle scelte scriteriate e adesso i danni sono sotto gli occhi di tutti l’amministrazione finanziaria è allo sfascio con buona pace degli evasori.
Pietro Paolo Boiano
Vice segretario generale Dirstat
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero