Rischia di riesplodere all'interno del porto la cosiddetta guerra delle banane che sembrava essersi conclusa lo scorso mese di gennaio con la sentenza del Tar del Lazio. Una...
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Un problema non nuovo, che era stato già contemplato dell'Authority nell'ordinanza dello scorso anno in cui autorizzava temporaneamente lo scarico dell'ortofrutta sulla banchina pubblica, in attesa della sentenza del Tar. Proprio Molo Vespucci aveva previsto la possibilità che nelle navi della Maersk potessero esserci piccole quantità di container non ortufrutticoli che potevano essere scaricate insieme alla frutta. «E' assurdo che in un momento così difficile per lo scalo, mentre c'è chi lavora per conquistare la fiducia dei clienti commenta l'amministratore delegato del Cfft Steven Clerckx c'è chi pensa solo ad affossarlo. Il Cfft, anche dopo la sentenza del Tar, sta continuando a operare secondo la disposizione di occasionalità come prevedeva l'ordinanza dell'Adsp. Ordinanza che, al pari della sentenza del Tar, consente lo scarico di merce dry solo nei limiti del 20% del carico per evitare che la nave una volta scaricati i container refeer diretti ai nostri magazzini refrigerati, debba effettuare una nuova sosta per scaricare il resto della merce non deperibile al terminal 25 nord. Ma si tratta ribadisce il numero uno della società italo-belga, che negli ultimi mesi ha chiuso importanti contratti con aziende come Ferreno e Royal Cerebbean per rifornire l'interporto - di quantitativi marginali che non superano mai il rapporto di 15 container di dry su 150 di ortofrutta e di scarichi occasionali».
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Il Messaggero