Marangone, la Capitaneria sequestra 5 mila ricci a due pescatori pugliesi e li rigetta in mare

I ricci sequestrati dalla Capitaneria di porto l'altra notte
Ricomincia la stagione dei ricci sul litorale a nord di Roma e ricominciano anche i sequestri della Capitaneria di porto. Il primo del 2020 è avvenuto la scorsa notte, con...

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Ricomincia la stagione dei ricci sul litorale a nord di Roma e ricominciano anche i sequestri della Capitaneria di porto. Il primo del 2020 è avvenuto la scorsa notte, con l'ausilio della Polizia, e ha riguardato il sequestro di circa 5 mila ricci di mare sulla spiaggia del Marangone.

Ieri sera, durante l'attività di monitoraggio e cotrasto alla pesca abusiva, i militari della Guardia costiera intorno alle 20.30 hanno intercettato due sub intenti nella raccolta di echinodermi al Marangone. A quel punto è scattato l'appostamento della Capitaneria, rafforzato da due pattuglie della Poliza di Stato e della Stradale e a mezzanotte e mezza, al ritorno dalla battuta, i due pescatori di frodo, entrambi di origine pugliese, sono stati fermati. Con loro avevano 5 mila ricci contenuti in cinque ceste, tutti sequestrati, unitamente all'attrazzatura di pesca subacquea. I due sono stati multati di 8 mila euro per raccolta non autorizzata. Altra sanzione di 400 euro per aver alterato il veicolo sul quale viaggiavano, un pick-up, di cui è stato sequestrato anche il libretto di circolazione.
I ricci, ancora vivi, sono stati rigettati in mare, scongiurando ulteriori danni al delicato ecosistema della costa. Solo lo scorso anno la Guardia costiera ha sequestrato e rigettato in mare oltre 50 mila echinodermi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero