Il sindaco ricuce con i consiglieri leghista ma ora protesta Fratelli d'Italia

Palazzo del Pincio, sede del Comune di Civitavecchia
La riappacificazione tra Ernesto Tedesco e i "figliol prodighi" della Lega Raffaele Cacciapuoti ed Elisa Pepe (prima passati al Gruppo misto e ora sul punto di...

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La riappacificazione tra Ernesto Tedesco e i "figliol prodighi" della Lega Raffaele Cacciapuoti ed Elisa Pepe (prima passati al Gruppo misto e ora sul punto di rientrare nel Carroccio) sembra ormai ben avviata,  ma per il sindaco si apre subito un altro fronte. Fratelli d'Italia, infatti, almeno il circolo "Giorgio Almirante", quello cui fanno riferimento le consigliere comunali Simona Galizia e Roberta Morbidelli, non ha preso bene il "perdono" del primo cittadino ai due esponenti salviniani. Soprattutto se, come si vocifera, ciò dovesse portare la stessa Pepe ad assumere l'incarico di assessore.

"Ognuno è responsabile delle proprie condotte ma Fratelli d'Italia non può non stigmatizzare gli interlocutori che assumono impegni, li tradiscono, li rivedono e ne assumono di nuovi con la stessa prospettiva. Tale condotta non può essere più tollerata soprattutto se mette il freno alla possibilità che donne e uomini scelti da Fratelli d'Italia e votati democraticamente incidano appieno sulle sorti della coalizione a cui partecipano, in barba anche al principio della giusta rappresentatività. L'arroganza non solo priva la città delle migliori energie, ma non aiuta nemmeno la coalizione che sta imboccando una strada pericolosa, lasstricata da mille insidie",  
FdI comunque conferma la propria fiducia nel sindaco e si dice certa che Tedesco, ai cittadini.
Insomma, un chiaro avviso al manovratore, cioè al capo della giunta,  a non "premiare" chi alza la voce a discapito di chi invece, come Fratelli d'Italia, ha assicurato finora piena lealtà all'alleanza senza rivendicare incarichi cui, numeri alla mano, avrebbe potuto aspirare. Un'altra spina per Tedesco, costretto ancora a navigare in un mare se non tempestoso, sicuramente molto mosso.   Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero