"Ognuno è responsabile delle proprie condotte ma Fratelli d'Italia non può non stigmatizzare gli interlocutori che assumono impegni, li tradiscono, li rivedono e ne assumono di nuovi con la stessa prospettiva. Tale condotta non può essere più tollerata soprattutto se mette il freno alla possibilità che donne e uomini scelti da Fratelli d'Italia e votati democraticamente incidano appieno sulle sorti della coalizione a cui partecipano, in barba anche al principio della giusta rappresentatività. L'arroganza non solo priva la città delle migliori energie, ma non aiuta nemmeno la coalizione che sta imboccando una strada pericolosa, lasstricata da mille insidie",
Insomma, un chiaro avviso al manovratore, cioè al capo della giunta, a non "premiare" chi alza la voce a discapito di chi invece, come Fratelli d'Italia, ha assicurato finora piena lealtà all'alleanza senza rivendicare incarichi cui, numeri alla mano, avrebbe potuto aspirare. Un'altra spina per Tedesco, costretto ancora a navigare in un mare se non tempestoso, sicuramente molto mosso.
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