Civitavecchia e la Movida pericolosa: un piano per il Pirgo

L'incontro tra il sindaco e gli operatori
Potrebbe arrivare già nelle prossime ore un'ordinanza del sindaco Ernesto Tedesco per scongiurare nuovi assembramenti al Pirgo. Una decisione necessaria per far...

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Potrebbe arrivare già nelle prossime ore un'ordinanza del sindaco Ernesto Tedesco per scongiurare nuovi assembramenti al Pirgo. Una decisione necessaria per far rispettare le regole del distanziamento sociale nel luogo estivo della movida civitavecchiese, che il primo cittadino sta valutando attentamente. Ieri Tedesco ha avuto una serie di incontri per cercare una soluzione anche in vista del prossimo week end. In mattinata ha avuto una riunione operativa con i responsabili delle forze dell'ordine: polizia, carabinieri e guardia di finanza e con il comandante della polizia locale Ivano Berti. Nel pomeriggio ha invece ricevuto i gestori delle attività del lungomare, in particolare di quelle che insistono nella strettoia tra il Pirgo e la rampa dei Saraceni dove durante la bella stagione si creano veri e propri muri umani di persone, per cercare una forma di collaborazione e garantire la sicurezza.

«Scene come quella di domenica scorsa con gente accalcata senza mascherine in pochi metri quadrati non possono più ripetersi ha ribadito ieri Tedesco perché sono incompatibili con il rispetto del distanziamento sociale imposto da Governo e Regione. Come avvenuto in questi due mesi di lockdown al mercato, dove gli operatori hanno provveduto a contingentare gli accessi e far rispettare le distanze ai propri clienti, così dovrebbe avvenire anche al Pirgo. Capisco che bar e locali non hanno lavorato per due mesi, ma se dovessero risalire i contagi perché non si sono rispettate le regole, allora l'unica soluzione sarebbe una nuova chiusura con danni ancora più grandi per tutti. Mi appello al buon senso dei commercianti del lungomare».

Commercianti che comunque se dovessero verificarsi nel week end nuovi assembramenti come quello di domenica scorsa, andrebbero incontro anche da parte della polizia ad un provvedimento di chiusura compreso tra 5 e 30 giorni. L'unica soluzione per evitare chiusure forzate, anche alla luce del sopralluogo effettuato nel pomeriggio dal sindaco con i tecnici del Pincio, è la creazione di una sorta di percorso obbligato di scorrimento con la collaborazione dei gestori che dovrebbero provvedere anche al contingentamento degli accessi. E va proprio in questo senso l'ordinanza a cui sta pensando il primo cittadino e che ora è allo studio di fattibilità degli uffici tecnici del Comune. Una sorta di chiusura della strettoia al transito pedonale con una sola corsia di scorrimento o di filtro.
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Il Messaggero