Aggrediscono e strappano i capelli a due coetanee: quattro ragazze denunciate a Civitavecchia

Le ragazze individuate dalla polizia
Un 8 Marzo a colpi di schiaffi, pugni, calci e sputi e ciocche di capelli strappati quello trascorso a Civitavecchia. Quattro ragazze contro due malcapitate colpite...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Un 8 Marzo a colpi di schiaffi, pugni, calci e sputi e ciocche di capelli strappati quello trascorso a Civitavecchia. Quattro ragazze contro due malcapitate colpite selvaggiamente e ora le 18enni manesche sono state denunciate dalla Polizia per lesioni aggravate in concorso.


Ci sono voluti mesi di lavoro per il Commissariato di Civitavecchia diretto da Paolo Guiso, con la collaborazione dei colleghi della Polizia di Frontiera di Civitavecchia, ma alla fine gli agenti hanno identificato le quattro.

Ascoltati i numerosi testimoni, è emerso che nel corso di quella notte, dopo aver trascorso la serata a bere nei locali del centro, le quattro avevano picchiato selvaggiamente due malcapitate, “colpevoli” di essere le ex dei loro attuali fidanzati.

Prima le minacce verbali, gli sguardi provocatori e poi si è passati alle vie di fatto: due aggressioni diverse a distanza di pochi metri e in brevissimo tempo da parte delle stesse giovani che, con ferocia inaudita, hanno malmenato le altre due ragazze. Faticoso placare gli animi esagitati delle quattro.

Fondamentale per i poliziotti la collaborazione dei testimoni sia per la ricostruzione dell’episodio che per l'identificazione delle responsabili. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero