Zanzare  e giornalismo

Zanzare  e giornalismo
Diario dal Brasile, nono giorno Si parla solo mosquitos, di zanzare, di medicine, di profilassi. Di dengue, malaria, febbre gialla. E che cavolo. Poi dici perché sono diventato...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Diario dal Brasile, nono giorno
Si parla solo mosquitos, di zanzare, di medicine, di profilassi. Di dengue, malaria, febbre gialla. E che cavolo. Poi dici perché sono diventato così, malato di mente a livelli, per voi umani, quasi irraggiungibili. E' come chiedersi perché ti vengono i nei se tuo padre era pieno e se tua madre era la cugina di Bruno Vespa. Perché? Perché sì, è evidente, scontato: chi va con lo zoppo impara a zoppicare. Questo mestiere ti contagia, soprattutto nei difetti. Mai uno ti coninvolge nel piattume, nella noia. Macché sempre a duemila, sempre pieni di chiacchiere, di paure, di tutto. Vivi con ipocondriaci, diventi ipocondriaco; vivi con stressati, ti stressi e il fegato si gonfia come una mongolfiera, senti un battito, pensi sia il tuo cuore che soffre e chiede aiuto. Ce ne fosse uno normale. Nemmeno io, evidentemente, lo sono, altrimenti contagerei con la mia normalità qualcuno accanto a me. Invece niente, i tic tuoi sono degli altri e viceversa, ce li passiamo come i compiti in classe al liceo, e puntualmente ci trasferiamo gli errori. Oggi mi grattavo in ogni zona del corpo, perché ormai sentivo le zanzare di Manaus anche se non le vedevo e in più non ero nemmeno in Amazzonia, ci andiamo domani. Un riflesso incondizionato, un riflesso stupido, come tutte le cose incondizionate. Parli di zanzare, ti vengono le bolle, mah; parli di acqua, ti viene sete. E quando ti prendi un attimo di pausa dall'ansia galoppante, ti rendi serenamente conto che non ci sono né zanzare né bolle e ovviamente non hai nemmeno sete. Noi vediamo ciò che non esiste, e tendiamo a materializzare il paranormale. Visionari? No, malati. Giornalisti. 
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero