Il "violentometro", il segnalibro social per misurare la violenza

Il "violentometro", il segnalibro social per misurare la violenza
«La violenza psicologica troppo spesso è l'anticamera della violenza fisica». Danila Barbara, studiosa di criminologia e criminalistica, master in...

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«La violenza psicologica troppo spesso è l'anticamera della violenza fisica». Danila Barbara, studiosa di criminologia e criminalistica, master in psicologia investigativa, giudiziaria e penitenziaria, in Messico ha trovato lo strumento del "violentometro", sviluppato dall'Instituto Politecnico Nacional: sembra un segnalibro, in realtà è  un righello, una sintesi impressionante, indica quali sono i segnali più evidenti di un rapporto malato. «E' uno strumento per misurare la violenza nelle relazioni» dice la dottoressa Barbara che ha tradotto e adattato in italiano il violentometro e lo ha modificato per renderlo ancora più comprensibile e sta tentando di diffonderlo  anche con una campagna social.


«Ho ad esempio coniugato i verbi dall'infinito al presente per essere più efficace: modificare "maltrattare" in "ti maltratta", "pizzicare" in "ti pizzica" aiuta a sentire di più la frase. Tra le altre cose ho modificato il verso "assassinare", mettendo il condizionale per dare un segnale di speranza».

«Il violentometro è importante perché consente di interiorizzare gli indicatori, è uno strumento che porta alla comprensione e alla autoconsapevolezza: la lettura infatti stimola la sensibilità anche di chi è vicino a persone che possono trovarsi in condizioni di pericolo e  ha una grande possibilità di circolare». Il progetto è sviluppato in Italia a spese della dottoressa. «Chi volesse diffonderlo e stampare il violentometro può contattarmi su Facebook» spiega al Messaggero Barbara.  A giugno il progetto verrà discusso presso eCampus. Sul violentometro è stato inserito il numero nazionale anti-violenza 1522 della presidenza del Consiglio delle Pari Opportunità. Le le Tassiste di Roma hanno accolto l'iniziativa aiutando a diffondere il progetto. 
 
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Il Messaggero