Le pagine Instagram "Spotted" nascono - come quasi tutte le iniziative studentesche - con le migliori intenzioni. «Spotto il ragazzo visto ieri alle 12 al...
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Poi sono arrivati gli insulti. «Spotto Cristina che ha l'alito che sa di fogna», «Spotto Anita che non trova un ragazzo da 3 anni», e via dicendo. Ma i peggiori, quelli in grado di ferire e segnare ragazzi spesso minorenni, sono quelli a sfondo omofobo. Come quello che si è visto "recapitare" un ragazzo del Liceo Farnesina (abbiamo oscurato il suo nome), di cui viene indicata anche la classe di appartenenza: la gogna è servita. I compagni lo "taggano" nei commenti, in modo che nessuno abbia dei dubbi sull'identità del "presunto" compagno omosessuale. Talvolta, i diretti interessati segnalano il post incriminato, ma il più delle volte si risolve tutto in una insana sghignazzata collettiva.
marco.pasqua@ilmessaggero.it Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero