"Cosa indossavi?" Racconto dei sopravvissuti

"Cosa indossavi?" Racconto dei sopravvissuti
Diciotto vestiti, diociotto storie di stupri. Una maglietta gialla, un paio di jeans, un vestitino rosa, pantaloncini da basket. Colori, oggetti e racconti in una mostra molto...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Diciotto vestiti, diociotto storie di stupri. Una maglietta gialla, un paio di jeans, un vestitino rosa, pantaloncini da basket. Colori, oggetti e racconti in una mostra molto particolare che fa il giro del web. "What Were You Wearing?" (cosa indossavi?) è una galleria d'arte creata dall'Università del Kansas che ha un obiettivo: sconfiggere il falso mito che la violenza sessuale è causata anche dai propri abiti. «Vogliamo che le persone si riflettano nell'installazione, nella descrizione, negli abiti» ha detto al Chicago Tribune Jen Brockman, direttore dell'istituto universitario per la prevenzione e l'educazione sessuale dell'istituto universitario. 

Le storie sono state raccolte dagli studenti universitari attraverso le testimonianze dei sopravvissuti sui social e nei centri di difesa contro le violenze. I vestiti esposti non sono quelli originali: ma sono stati donati dagli studenti. «Molti sopravvissuti hanno visitato la mostra - ha detto il professor Brockman - e hanno capito che non avevano alcuna colpa".

La mostra diventerà presto virtuale e resterà visibile nelle pagine del sito dedicato. 
 
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero