I Måneskin e la narrazione distorta sui social della gavetta

I Måneskin e la narrazione distorta sui social della gavetta
Da quando i Måneskin hanno vinto l'Eurovision, passata l'iniziale querelle con i francesi che ci ha fatto riscoprire tutto il nostro (giustificato) campanilismo...

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Da quando i Måneskin hanno vinto l'Eurovision, passata l'iniziale querelle con i francesi che ci ha fatto riscoprire tutto il nostro (giustificato) campanilismo contro i cugini d'oltralpe, sui social sulla band romana si è diffusa quella che oggi chiameremmo una narrazione. Tra le esultanze commosse di molte persone, che fino al mese scorso sapevano a malapena cosa fosse l'Eurovision, una delle immagini più condivise sui social è quella che ritrae Damiano e soci mentre suonano in via del Corso, a Roma, prima di diventare famosi con X Factor, nel 2017. Una foto scattata probabilmente l'anno precedente alla partecipazione della band al talent show, quando cioè tutti loro erano minorenni.

La narrazione più diffusa, appunto, è: «Adoro i Måneskin perché hanno fatto la gavetta». Ecco così un esempio di come una foto sui social, vista e immediatamente commentata, possa distorcere la realtà. La cosa realmente straordinaria dei Måneskin è stata infatti la loro capacità di passare dalla strada all'Eurovision in pochissimo tempo, distruggendo una serie di pregiudizi legati al rock in Italia che coinvolgeva anche gli stessi addetti ai lavori. Il loro merito è proprio l'aver dimostrato che per una rock band valida in Italia non è necessaria una gavetta fatta di locali di bassa lega e di tour improvvisati. Una gavetta che le band italiane fino a oggi hanno conosciuto bene, e che può durare molti anni. Insomma, anche per il rock (e per i rockettari) ora c'è speranza.

andrea.andrei@ilmessaggero.it

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Il Messaggero