La Rai boccia Miss Italia: non è una cattiva notizia per le donne

La Rai boccia Miss Italia: non è una cattiva notizia per le donne
Infuria la polemica per la decisione della Rai, apertamente sostenuta dalla presidente della Camera Luisa Boldrini, di sopprimere di Miss Italia. E io vorrei ragionare con voi...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Infuria la polemica per la decisione della Rai, apertamente sostenuta dalla presidente della Camera Luisa Boldrini, di sopprimere di Miss Italia. E io vorrei ragionare con voi cominciando a fugare un equivoco: non è stato cancellato il concorso di bellezza più antico del Paese ma è la tv pubblica che, dopo tanti anni, non vuole più ospitarlo. Afferma la Boldrini che la Rai ha fatto una scelta moderna e civile perché Miss Italia continuava a veicolare un’immagine della donna stereotipata, non consona ai tempi, umiliante. Ve lo dico subito: sono d’accordo con la Boldrini. Non ne potevo più di assistere a quell’anacronistica passerella di carne umana, con le ragazze costrette a sfilare svestite indossando un numero sul costume da bagno. Rispetto il lavoro di Mirigliani, portato avanti con onestà da sua figlia Patrizia. Ma i tempi sono cambiati. Agli inizi Miss Italia è stata lo specchio dell’Italia che si riprendeva dalla lunga notte della guerra e sognava un futuro felice rappresentato anche dal sorriso di qualche bella ragazza. Oggi però l’immagine e il ruolo della donna nella società sono profondamente cambiati (per fortuna) e una gara di bellezza non ha più senso. E lo ha ancora meno se a sostenerlo è il servizio pubblico. Continuare a considerare la bellezza un merito, mentre è un privilegio deciso dalla sorte, è altamente diseducativo. E poi ci lamentiamo se sempre più ragazze chiedono come regalo dei 18 anni un seno nuovo, aggiustato dal chirurgo? Nel mondo sconsideratamente sottomesso alla dittatura della bellezza (che, non dimentichiamolo, muove un business gigantesco) succede anche questo. La Rai non trasmetterà più Miss Italia e del resto gli ascolti erano in picchiata: vuol dire che agli italiani non importa più molto di vedere quel genere di spettacoli. La tv pubblica ora deve rimpiazzare lo show con qualche buon programma, che valga il canone che tutti fin troppo pazientemente paghiamo. Ma questo è un altro discorso…
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero