L'asteroide del 29 aprile passerà a 6 milioni di chilometri dalla Terra, tranquilli almeno quel giorno non accadrà niente

La foto di un bolide
Più che gli oggetti provenienti dal cielo, stavolta a farci paura sono i microorganismi acellulari che si trovano proprio sul nostro pianeta. La minaccia del Coronavirus...

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Più che gli oggetti provenienti dal cielo, stavolta a farci paura sono i microorganismi acellulari che si trovano proprio sul nostro pianeta. La minaccia del Coronavirus è ampiamente più devastante dell'asteroide chiamato 1998 OR2 che il 29 aprile prossimo si avvicinerà al nostro pianeta.


Leggo da più parti che l'oggetto celeste "sfiorerà la Terra", ma non è così. Vediamo di capirci qualcosa, cosa accadrà in quella fatidica data allora?
Un bel niente....sì, non accadrà proprio nulla visto che l'asteroide transiterà a una distanza di oltre 6 milioni di chilometri da noi.

«Alle 10:56 dei nostri orologi -ci rassicura l'astronomo Albino Carbognani-,  l'asteroide passerà a una minima distanza dal pianeta azzurro di 6,28 milioni di km, pari a 16 volte la distanza Terra-Luna. L'asteroide sarà invisibile a occhio nudo, al massimo diventerà apparentemente brillante come una stellina di undicesima grandezza e per osservarlo sarà necessario usare un telescopio di almeno 15 cm di diametro. Da inizio aprile fino al  sarà ben visibile in prima serata per gli osservatori dell'emisfero boreale. Dopo il flyby del 29 mattina sarà osservabile, ancora in prima serata, in fase di allontanamento dalla Terra e sempre più basso sull'orizzonte. L'asteroide potrà essere seguito fino ai primi giorni di maggio».

Insomma un sorvolo come ce ne sono tanti «con un asteroide che non desta particolari preoccupazioni per quanto riguarda la probabilità d'impatto con la Terra, nemmeno in futuro», sono le rassicuranti parole di Carbognani.


(L'astrofisico Albino Carbognani) Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero