Lione, se un albergo tira l'altro

Lione, se un albergo tira l'altro
Diario Euro 2016: ottavo e nono giorno Vigilia della partenza per Lione, poco da raccontare. Poi, il viaggio e si apre un...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Diario Euro 2016: ottavo e nono giorno

Vigilia della partenza per Lione, poco da raccontare. Poi, il viaggio e si apre un mondo. Questa pagina comprende, dunque, l'uno per cento del sabato e il novantanove della domenica, giorno in cui ci siamo trasferiti da Montpellier a Lione. Una specie di gioco dell'oca o del Monopoli, quelle cose tipo "torna in prigione" o "ripassa dal via". Miracolosamente, di caselli ne abbiamo visti solo un paio (di casellanti nemmeno l'ombra, estinti come le lire), come nelle nostre autostrade, dove entri, prendi il biglietto, esci e paghi. Semplice. L'inizio è confortante, il finale è tragicomico. Leggiamo le indicazioni sui fogli forniti dalla nostra segreteria, c'è l'albergo e ovviamente l'indirizzo, Reu des la Republique, dando per scontato che quella fosse una via di Lione, perché a Lione dovevamo andare, perchè a Lione avrebbe giocato l'Italia. Dopo un po' parcheggiamo in un'area privata in piano centro (molto carino, tra l'altro) e ci incamminiamo verso il 150 della via in questione. Ovviamente non troviamo l'albergo Lumiere. Cosi doveva chiamarsi quell'hotel. La polizia, che stava controllando una fan zone adiacente, interpellata da noi ci fa gentilmente notare che quella che stavamo percorrendo era rue des la Republique, ma quella che cercavamo noi era a Meyzieu, a venti chilometri di Lione. Azz, disse la marchesa. Vabbè, si riparte verso il parcheggio, si riprende la macchina e si ricomincia. Finalmente arriviamo a questo benedetto Lumiere, un posto dimenticato da dio e dagli angeli. Una strada che dava sulla fine del mondo. I signori Angeloni e Trani non risultavano nell'elenco dei prenotati, bene. Vi risparmio le imprecazioni, chiamo Sara, l'omina dell'agenzia che ha organizzato il viaggio. La quale Sara mi comunica che l'albergo dove stavamo noi era stato scartato a gennaio e che avevamo in mano il vecchio programma. Via giusta città sbagliata prima, tutto sbagliato dopo. Cercavamo qualcosa senza sapere cosa, questo in sintesi. Aiuto, voglio casa, voglio il traffico e le buche di Roma. 

Si ricomincia, ma stavolta l'hotel può attendere. Andiamo allo stadio che è meglio. L'albergo conoscerà i nostri volti all'una e mezza di notte. Più che volti, diciamo pure  le nostre facce distrutte dal lavoro, dagli spostamenti, dalla rabbia, dalla porca miseria dei navigatori e dei fogli sbagliati. In tutto questo, piove. Ci mancava pure questa.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero