La guerra alle "fabbriche di troll" continua soprattutto dopo la rilevazione secondo la quale 150 milioni di americani sarebbero stati influenzati da post di matrice...
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Il magnate Roger McNamee lancia il suo affondo contro Facebook: il social network avrebbe "alterato" l'opinione pubblica Usa grazie alla diffusione delle fake news. «I loro cervelli sono stati alterati e sono arrivati a credere a cose non vere. Voglio che Facebook contatti ognuna di loro» ha detto alla Cnbc McNamee. Mesi fa Evan Williams, uno dei fondatori di Twitter, aveva addirittura annunciato: «Internet si è rotto, si è incamminato su un percorso buio».
Facebook ha quindi deciso di offrire maggiore trasparenza ai suoi utenti. Per questo, a breve, metterà a disposizione uno strumento all'interno del Centro di assistenza Facebook per verificare se gli utenti hanno seguito i falsi account creati dalla Research Agency Internet per influenzare l'opinione pubblica. Facebook ha affermato che il nuovo progetto «fa parte del nostro continuo impegno per proteggere le nostre piattaforme e le persone che li usano da cattivi attori che cercano di minare la nostra democrazia».
La Research Agency Internet è una compagnia russa con sede a San Pietroburgo, impegnata in operazioni sul web con l'obiettivo di influenzare l'opinione pubblica per conto del governo russo.
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Il Messaggero