Emanuel abita al piano di sopra di Alberto. Il primo è uno studente, appassionato di musica, il secondo dj e producer. Abitano nella zona di piazza Bologna, si conoscevano,...
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Il dj, quindi, “coinvolge” i suoi Cdj Pioneer “preistorici”, il suo mixer e la musica, per questo "set della speranza". Si parte con “Volare”, come da programma del giorno, ma poi si continua con variazioni, anche straniere, sul tema. La gente inizia a ballare, ci sono persino due persone avanti negli anni che si muovono nel palazzo di fonte. Un altro anziano si dimena su un terrazzo vicino e indica quando la musica è troppo bassa o troppo alta. «Intravediamo Intravediamo un po' di teste affacciate e c'è pure qualcuno della nostra palazzina che sale in terrazza per vedere cosa stiamo combinando, sempre a debita distanza», racconta Alberto sul suo profilo. «C'e chi saluta e chi ringrazia, ma siamo noi che ringraziamo», dice il dj. Arriva il tramonto e si chiude con la hit degli Swedish House Mafia: "Don't you worry child”. «Non preoccuparti bambino è il titolo di questa canzone e sono sicuro che andrà tutto bene – aggiunge - ma ci vorrà tanta pazienza». «Spegniamo tutto e si sente ancora tanta baldoria dagli altri balconi e dalle altre terrazze. Sorridiamo e guardando il tramonto tra me e me penso che sarà dura ma ce la faremo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero