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Si chiamava Oscar. Coloratissimo, aveva due occhioni grandi così. Tanto che per i bambini del reparto pediatria dell'ospedale Infermi di Rimini, era divenuto una sorta di celebrità. A tutti, infatti, il pesciolone regalava sguardi e quello che da moltissimi è stato considerato affetto. Talvolta, infatti, si faceva persino accarezzare. Ospite, suo malgrado, della struttura sanitaria dove occupava un grande acquario posto tra il reparto di chirurgia pediatrica e la pediatria, era molto amato dai piccoli ricoverati che, sovente, si soffermavano con lui alla ricerca di vicendevole conforto. Oscar non c'è più. Qualcuno lo ha preso, tirato fuori dall'acqua e, senza un benché minimo briciolo di pietà, lo ha scaraventato a terra più volte fino ad ucciderlo. Un atto folle e crudele che, accaduto nei giorni scorsi, ha sconvolto tutti, pazienti e personale sanitario.
Chi poteva voler male a quel povero pesce tanto da arrivare ad ucciderlo? Se lo chiedono i piccoli ricoverati, gli infermieri, i dottori e soprattutto la Procura Riminese che ha aperto un fascicolo di indagine per uccisione di animale. Il povero pescione era un Astronotus ocellatus come quello indicato nella immagine che, diffusa dalla pagina Verde Vivo, pubblichiamo. Conosciuto più semplicemente anche come pesce Oscar, come era stato chiamato l'esemplare ucciso, è originario del bacino del Rio delle Amazzoni. Grande, per essere un pesce di acqua dolce, può raggiungere quasi 40 centimetri di lunghezza per un chilo e mezzo di peso. L'aspettativa di vita ha un range che va dai dieci sino ai vent'anni. Il povero Oscar del reparto pediatria è morto molto tempo prima di scoprirlo.
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