Avvelena aironi, cicogne, anatre e lepri per combattere le nutrie: agricoltore denunciato per strage di animali protetti nell'Oasi di Busatello

Strage di animali protetti nell'Oasi di Busatello nel Comune di Gazzo Veronese, tra le provincie di Mantova e Verona. Un gran numero di animali selvatici è stato...

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Strage di animali protetti nell'Oasi di Busatello nel Comune di Gazzo Veronese, tra le provincie di Mantova e Verona. Un gran numero di animali selvatici è stato ucciso con quintali di mais avvelenato probabilmente da un agricoltore della zona, che sarebbe già stato individuato dalle forze dell'ordine. Lo rendono noto l'Ente nazionale protezione animali (Enpa) e l'Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), che hanno parlato di un vero e proprio «disastro ambientale» causato intenzionalmente. Romano Giovannoni, coordinatore regionale Enpa Veneto ha dichiarato infatti che: «Si tratta di un atto criminale premeditato, l'uomo a quanto pare voleva colpire le nutrie per non farle avvicinare ai suoi terreni. Un comportamento di una gravità inaudita che ha come risultato una spirale di morte di centinaia di animali e che probabilmente non si fermerà a quelli ritrovati senza vita oggi».

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Il disastro ambientale

Quella che si è verificata all'Oasi di Busatello è una vera «strage di nutrie, cicogne, anatre, uccelli, lepri, aironi e gallinelle d'acqua» causata dai quintali di mais avvelenato sparsi su un terreno di circa tre ettari. Romano Giovannoni ha dichiarato che si è trattato di «un gesto omicida che è ancora più inaccettabile se pensiamo che gli strumenti per una concreta convivenza con gli animali esistono eccome, basti pensare ai dissuasori ad ultrasuoni. Invece, ancora una volta si sceglie la strada del veleno senza minimamente curarsi delle gravissime conseguenze che comporta. Gli animali, purtroppo, affamati a causa del clima particolarmente difficile di questi giorni hanno mangiato il mais in quantità. Confidiamo nel lavoro delle Forze dell'Ordine e delle Asl competenti per far emergere tutte le responsabilità. L'autore o gli autori di questa strage non devono restare impuniti».

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A tal proposito l'Oipa ha mobilitato i suoi legali per sporgere denuncia per avvelenamento, disastro ambientale e per uccisione di animali ai sensi dell' 544 bis del codice penale. Così il presidente dell'Oipa Italia, Massimo Comparotto: «Auspichiamo che il procedimento sia veloce e la pena esemplare, affinché tali azioni non si ripetano mai più».

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Il Messaggero