Scimmia appena scoperta è già rischio di estinzione nel Myanmar. Guarda il langur Popa

un esemplare di langur Popa, la nuova scimmia scoperta e già in pericolo di estinzione (immagine diffusa da Natural History Museum su Twitter)
La scoperta è davvero sorprendente. Sì, perchè ci sono due notizie, una bella e l'altra decisamente meno. Iniziamo da quella bella. Gli scenziati sono...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

La scoperta è davvero sorprendente. Sì, perchè ci sono due notizie, una bella e l'altra decisamente meno. Iniziamo da quella bella. Gli scenziati sono riusciti a descrivere una nuova specie di scimmia. Una specie così misteriosa che, per anni e anni, era sfuggita anche agli occhi degli osservatori più acuti e che, da oggi, ha un nome: langur Popa.

 

Popa, sì, come il vulcano, ormai inattivo, che ospita circa 100 individui, della nuova specie di primate delle foreste del Myanmar. Poi, però, c'è anche l'altra notizia, quella meno bella e che ha smorzato i festeggiamenti sul nascere: questa scimmia appena "nata" è già a rischio estinzione. Di langur Popa, infatti, non ve ne sarebbero che soltanto 250 esemplari rimasti. Un numero che non fa ben sperare per il futuro di una specie che è già a rischio. L'identificazione del nuovo primate che vive sugli alberi dove si nutre di foglie e che, stando a quanto pubblicato dal Zoological Research esisterebbe da quasi un milione di anni, si deve all'analisi genetica effettuata nei laboratori del London Natural History Museum su degli esemplari catturati oltre un secolo fa, nella Birmania dei tempi del colonialismo britannico e, successivamente,  grazie ad alcuni campioni di feci raccolti nella foresta dal ricercatore Frank Momberg della FFI (Flora & Fauna International) di stanza a Rangoon.

Australia, Koala a rischio estinzione: «Tra 30 anni non ci saranno più»

In 50 anni persi due terzi della fauna selvatica mondiale per colpa dell'uomo. Allarme WWF: «È un genocidio»

 

Da qui, il confronto dei campioni raccolti dal ricercatore con i dati del museo che, finalmente riconosciuti identici, avevano dato l'esito sperato. Così, mentre la notizia della scoperta fa il giro del mondo, si teme per la sopravvivenza dei primi e ultimi esemplari rimasti in natura. Come sottolineato dagli studiosi locali, infatti, il territorio dove vivono la langur Popa è pieno di pericoli che derivano dalle attività umane, come la caccia indiscriminata e la distruzione del loro habitat.  

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero