Le sardine diventano più piccole: colpa dei cambiamenti climatici

Il Mediterraneo si fa sempre più caldo. Lo sanno bene pesci e molluschi che lo abitano e che da un po' si trovano a dover fare i conti con i cambiamenti climatici,...

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Il Mediterraneo si fa sempre più caldo. Lo sanno bene pesci e molluschi che lo abitano e che da un po' si trovano a dover fare i conti con i cambiamenti climatici, responsabili di eventi sempre più estremi che stanno modificando la vita stessa del Mare Nostrum. Lo sanno bene anche i pescatori che nelle reti, si trovano ad aver a che fare con bottini sempre più magri sotto ogni punto di vista. Come quello che interessa una delle prede per antonomasia del nostro mare, le sardine. Sì perchè da qualche tempo, fa sapere Fedagripesca-Confcooperative alla presentazione della prima mappa delle anomalie nel Mediterraneo causate dal caldo, proprio le sardine sembrano rimpicciolite. "Più piccole e magre, dicono, in appena un anno, in alcune zone del Mediterraneo, hanno perso tre centimetri, arrivando così a quota 10 di lunghezza".


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Fattezze e dimensioni, è sottolineato, dovute alle temperature troppo elevate o troppo rigide, spesso fuori stagione, che modificano le abitudini di alcune specie. "Tanto, aggiungono, da renderne difficile persino la pesca". Il caldo, come è noto, non favorisce la presenza di plancton che è alla base della catena alimentare marina. Così, se anche uno dei più piccoli anelli di quella catena viene a mancare o si indebolisce, la vita dell'intero ecosistema marino ne risente pesantemente e le sardine "rimpicciolite" ne sono un drammatico esempio. Non il solo, però. A soffrire della loro taglia e magrezza, al di là delle tavole imbandite dei consumatori umani, c'è anche tutta la varietà della fauna marina predatoria, delfini compresi che conta proprio su quelle sardine. Per loro, può rappresentare la differenza tra la vita e la morte.
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Il Messaggero