Il Mediterraneo si fa sempre più caldo. Lo sanno bene pesci e molluschi che lo abitano e che da un po' si trovano a dover fare i conti con i cambiamenti climatici,...
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Fattezze e dimensioni, è sottolineato, dovute alle temperature troppo elevate o troppo rigide, spesso fuori stagione, che modificano le abitudini di alcune specie. "Tanto, aggiungono, da renderne difficile persino la pesca". Il caldo, come è noto, non favorisce la presenza di plancton che è alla base della catena alimentare marina. Così, se anche uno dei più piccoli anelli di quella catena viene a mancare o si indebolisce, la vita dell'intero ecosistema marino ne risente pesantemente e le sardine "rimpicciolite" ne sono un drammatico esempio. Non il solo, però. A soffrire della loro taglia e magrezza, al di là delle tavole imbandite dei consumatori umani, c'è anche tutta la varietà della fauna marina predatoria, delfini compresi che conta proprio su quelle sardine. Per loro, può rappresentare la differenza tra la vita e la morte.
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Il Messaggero