È giunto al termine il campo antibracconaggio promosso dal WWF...
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L'impegno sul territorio
Il WWF opera da decenni in quest’area. E’ infatti qui, che a metà degli anni ’80 del Novecento, l’associazione acquistò con una grande operazione di raccolta fondi, un territorio che al tempo ospitava uno degli ultimi nuclei di cervo sardo sopravvissuti nell’isola. Nacque allora l’Oasi WWF di Monte Arcosu, per una superficie di 3500 ettari. In quel momento, il nucleo di cervi risultava essere intorno ai 70 esemplari. Grazie proprio alla lotta al bracconaggio e alla gestione dell’Oasi, da qualche anno la popolazione ha superato il migliaio di individui. Un successo che ha favorito anche altri traguardi, visto che nel frattempo, grazie anche alle iniziative del WWF è stato istituito il Parco regionale del Gutturu Mannu la cui superficie comprende una parte importante del Sulcis. Questo ha favorito la diffusione nella popolazione locale di una maggiore consapevolezza delle ricchezze naturali custodite nel territorio e della necessità di tutelarle e proteggerle. Nonostante questo decennale impegno, pur registrando una riduzione di questo fenomeno criminale, siamo ancora lontani dall’averlo debellato e per questo siamo consapevoli della necessità di continuare a tenere alto il livello di attenzione.Il Messaggero