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Una giovane lupa è stata investita e uccisa sul Grande Raccordo Anulare di Roma. Il drammatico incidente, registrato nel giorno dell'Epifania, è avvenuto nella corsia complanare interna del GRA all'altezza del chilometro 58,200 nella Riserva Naturale del litorale a Mezzocamino. Sul posto, dopo il rinvenimento, i carabinieri forestali di Ostia allertati da alcuni volontari della Lipu e i veterinari della competente ASL che hanno provveduto ai primi accertamenti di rito. Come può essere finita una lupa sul Raccordo anulare di Roma?
La presenza del lupo è accertata da anni nel Comune capitolino così come in provincia dove, saltuariamente, viene avvistato qualche esemplare anche nell'area dei Castelli Romani. Animale schivo, il lupo non rappresenta un pericolo per l'uomo anche se, occasionalmente, può risultare aggressivo nei confronti dei suoi animali domestici. Anche e soprattutto per questo, in caso di passeggiate nei boschi, è buona norma tenere il proprio cane al guinzaglio. Da diverso tempo, poi, per tornare alla città di Roma, viene costantemente monitorata l'Oasi naturale di Castel di Guido, già nota per la presenza pressoché stanziale di alcuni esemplari. "Le strade rappresentano la prima causa di mortalità per il lupo", spiega Marco Antonelli, zoologo esperto di grandi carnivori.
"Mortalità che fa registrare il picco nel periodo tardo autunnale e invernale quando, molti giovani esemplari, abbandonano il territorio dove sono nati, alla ricerca di una nuova area da colonizzare e un partner con il quale formare un nuovo nucleo familiare". Questa ricerca, spesso, si traduce in decine se non centinaia di chilometri percorsi che li espongono a mille pericoli tra i quali, appunto, le infrastrutture umane e le strade. La carcassa della povera lupa è stata infine consegnata all'Istituto Zooprofilattico competente per ulteriori analisi.
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