Peste suina, abbattuti i maiali del rifugio Cuori Liberi. Joaquine Phoenix: «Atto vergognoso e terrificante»

Gli animalisti in lacrime: "Sono stati gettati sul camion come fossero immondizia".

I maiali uccisi buttati sul camion come immondizia (Foto social Andrea Cisternino) e Joaquin Phoenix lacrima sangue sul suo profilo Instagram.
«Quello che è accaduto al rifugio Cuori Liberi è vergognoso e terrificante». Queste le parole con le quali il noto attore premio Oscar Joaquin Phoenix ha...

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«Quello che è accaduto al rifugio Cuori Liberi è vergognoso e terrificante». Queste le parole con le quali il noto attore premio Oscar Joaquin Phoenix ha commentato quanto accaduto ieri al rifugio Cuori Liberi di Sairano, la frazione di Zinasco in provincia di Pavia, dove sono stati abbattuti dieci maiali ospitati dalla struttura. Una giornata pesante e non priva di momenti drammatici che, iniziata alle prime luci dell'alba con l'irruzione delle Forze dell'ordine e dei veterinari Ats Pavia, si è conclusa nel peggiore dei modi di fronte agli occhi in lacrime di tutti coloro che, da un paio di settimane, avevano tentato di salvare i poveri animali già condannati.

 

La ricostruzione

Tutto era iniziato il 5 settembre scorso quando, ad alcuni esemplari ospitati dal rifugio, era stata riscontrata la peste suina africana, malattia non trasmissibile all'uomo e comunque pressoché letale per i suini. Da quel malaugurato giorno sino a ieri, era stato tutto un susseguirsi di emozioni. Da diverse parti del Paese, infatti, avevano cominciato ad affluire  presso il rifugio, attivisti e volontari. La speranza era stata quella di scongiurare l'abbattimento di quelli che, ormai e per tutti, non erano più soltanto dei maiali ma veri e propri componenti della grande famiglia di Cuori Liberi. Speranze disilluse che, però, nonostante la  drammatica irruzione di ieri, continuano a suscitare emozioni. E rabbia. «Tutti i maiali del santuario sono stati uccisi dalle autorità. I veterinari, ha sottolineato Phoenix, che dovrebbero salvare vite, le hanno stroncate senza alcuna compassione».

 

Un giorno di lutto

Infine, «È un giorno di lutto e tristezza». Il rifugio Cuori Liberi accoglie animali scampati ad allevamenti e mattatoi. Come Crosta che aveva un anno, Freedom, cinque, Crusca, due, Pumba, cinque, Mercoledì, tre, Bartolomeo, Ursula e Caterina, sei, Spino tre e Dorothy che, con ben sedici anni, era l'anzianotta del gruppo. Tutti, dopo essere stati abbattuti, grazie ad una grossa pala meccanica, sotto gli occhi lucidi dei presenti, sono stati raccolti, ammucchiati e buttati nel cassone di un camion. «Buttati. Come fossero immondizia».

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Il Messaggero