Il cambiamento climatico aumenta il rischio di estinzione per le specie, e tra le più minacciate c'è l'orso polare. Oggi la popolazione di orsi polari...
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Alla specie è dedicato il 27 febbraio, Giornata Mondiale dell'orso polare. Il periodo più importante per l'alimentazione degli orsi polari è la stagione estiva, quando devono mangiare grandi quantità di grasso di foca, accumulando le riserve per i mesi più freddi e difficili. Ma il riscaldamento del pianeta sta portando alla riduzione dei ghiacci marini estivi, riducendo l'habitat di caccia della specie. Se il riscaldamento del pianeta continuerà a questa velocità, già nel 2040 per l'orso polare potrebbe non esserci più ghiaccio marino estivo. Insomma, le banchise polari si stanno assottigliando e gli orsi non riescono più a cacciare foche per nutrirsi.
La scomparsa dell'habitat e la possibilità di trovare cibo, portano questo predatore ad avvicinarsi ai centri abitati dall'uomo, mettendo a rischio la sua vita e la sicurezza delle comunità. In Russia, alcuni giorni fa, circa cinquanta orsi polari hanno invaso la città di Belushya Guba, nell'arcipelago di Novaya Zemlya (regione Artica), costringendo le autorità locali a dichiarare lo stato di emergenza. Il cambiamento climatico, quindi, non aumenta solo il rischio di estinzione per le specie, ma anche i possibili conflitti tra fauna selvatica e uomo. Nel 2007 sono stati registrati nove conflitti fra orso e uomini in Groenlandia, mentre tra agosto e dicembre 2017 ce ne sono stati 21 solo a Ittoqqortoormiit. Questo si ripete anche in Alaska, Canada, Norvegia e Russia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero