La vicenda delle "orche di Genova", che fino a poche settimane fa aveva tenuto con il fiato sospeso studiosi e appassionati di tutto il mondo, assume toni drammatici....
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Poi, improvvisamente, si era finalmente allontanato. Da quel momento, al di là di qualche sporadico avvistamento come quello avvenuto nelle acque dello Stretto di Messina, di loro si sarebbe saputo poco o nulla. Fino al drammatico rinvenimento di un'orca trovata morta, spiaggiata sulle coste del Libano e l'avvistamento del grosso maschio, identificato come Riptide, che aveva continuato a frequentrare le stesse acque al largo di Israele. Così, mentre le prime analisi della necroscopia operata sulla carcassa della femmina descrivono il suo stomaco completamente vuoto, un dato che fa presupporre una qualche malattia o l'impossibilità, ancorchè remota, di riuscire a procacciarsi il cibo, seppure non ve ne sia ancora piena certezza, si fa strada l'ipotesi che si possa trattare della mamma che aveva perduto il cucciolo a Genova. Così, mentre si teme anche per la salute di Riptide, la favola iniziata a Genova, si tinge di giallo. All'appello infatti, mancano alcuni giovani esemplari del branco. Gli stretti legami tra i membri del gruppo, come è noto, sono una delle caratteristiche di questi super predatori. Inoltre, da diversi giorni sembra sparito anche Riptide. Ha forse accettato la perdita della sua compagna e si è allontanato per riprendere la strada di casa? E' la speranza di tutti.
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Il Messaggero