Ci sono immagini che valgono mille parole. Come quella, struggente, che pubblichiamo. Diramata dal Department of Conservation della Nuova Zelanda, rappresenta il dolore di mamma...
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Una volta capita la situazione però, personale e volontari hanno iniziato a seguire, il gruppo di delfini, allertando chiunque fosse in navigazione nella Bay of Islands, luogo del primo contatto. In tutti questi giorni, nonostante la fatica di sorreggere il piccolo e la conseguente difficoltà nel nuotare, mamma delfino non si è mai data per vinta.
Ogni volta che il piccolo le scivolava via, lo aveva ripreso e sorretto nuovamente. Quasi che non volesse accettare la sua morte ed impazzita dal dolore, ha continuato ad accompagnarlo nel suo ultimo, struggente viaggio. Da parte loro, gli altri delfini, proseguono ad accompagnare mamma e cucciolo in quello che sembra un vero e proprio corteo funebre, fenomeno, tra l'altro, già osservato anche in mammiferi marini molto più grandi come le orche.
L'amore materno è molto forte in molte specie del regno animale. La difficoltà e l'estrema sofferenza che impedisce alla mamma di lasciar andare il suo piccolo, rappresentano un legame indissolubile. Spesso più forte dello stesso spirito di conservazione che, in questi frangenti, espone pericolosamente la femmina, ai predatori.
Ci vorrà del tempo, confermano gli esperti ma, prima o poi, anche quella mamma sarà costretta ad abbandonarlo. Non dimenticherà, però. I delfini, come le orche e le balene, hanno sentimenti e buona memoria.
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Il Messaggero