Gatto abbandonato davanti al canile, nel trasportino 50 euro e una lettera: «Aiutalo, non posso più prendermi cura di lui»

E’ stato lasciato di fronte all’ingresso del Rifugio San Francesco a Presina di Piazzola sul Brenta e trovato a mezzogiorno di giovedì scorso dalle volontarie del canile

LA STORIA - Gatto abbandonato con 50 euro e una lettera davanti al canile
“Per favore, aiuta questo gatto. Non per colpa sua, non posso più prendermi cura di lui. E’ un gatto da casa che è stato molto amato. Mi dispiace...

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“Per favore, aiuta questo gatto. Non per colpa sua, non posso più prendermi cura di lui. E’ un gatto da casa che è stato molto amato. Mi dispiace così tanto. Il mio amore è spezzato per lasciarlo con te”. Questo il messaggio scritto a penna su un foglio ben piegato con all’interno una banconota da 50 euro. Era accompagnato ad un trasportino con all’interno un mansueto gatto dal manto pezzato. E’ stato lasciato di fronte all’ingresso del Rifugio San Francesco a Presina di Piazzola sul Brenta e trovato a mezzogiorno di giovedì scorso dalle volontarie del canile che terminavano la mattinata di attività. Il felino è stato preso subito in cura, ma sull’accaduto Giovanni Tonelotto, presidente della Lega nazionale per difesa del cane sezione Alta Padovana, che gestisce la struttura che accoglie i cani afferenti ai 28 Comuni dell’Alta Padovana, è non poco critico. 


«E’ evidente che la persona lo ha fatto per una situazione che definiamo sociale, gesto di affetto certamente e piuttosto che averlo abbandonato o ancora peggio eliminato, ha pensato di lasciarlo qui. Ma si è comportato vilmente - tuona Tonelotto - avrebbe potuto chiamare il personale, spiegare la situazione, darci informazioni utili per accudire il gatto. Già sapere come si chiama sarebbe importante, e poi ha problemi di salute o altre necessità? Assicuriamo sempre la massima riservatezza. Lo abbiamo dovuto portare dal veterinario per una visita generale, ovviamente intervento pagato e così la somma donata è già stata spesa». 


L’animale sta bene, è mansueto e tranquillo, segno che è vissuto - come indicato nel breve scritto - in un ambiente domestico dove lo hanno trattato adeguatamente. «Può quindi essere adottato da chi lo desiderasse. Invitiamo chi ce l’ha lasciato a contattarci perchè abbiamo bisogno di altre informazioni. Ricordo inoltre - sottolinea Tonelotto - che la struttura di Presina non è un gattile, ma ospita esclusivamente i cani. L’azione dei volontari, per loro assoluta disponibilità personale, si rivolge ai gatti solo ed esclusivamente nel caso siano feriti». Proprio gli animali accolti al Rifugio, lo sono in quanto i proprietari non possono più tenerli, per motivi come un lungo ricovero, condizioni di salute peggiorate, perdita dell’autonomia e minori disponibilità economiche, oltre che il decesso. Il 90% viene in seguito adottato. Fortunatamente gli abbandoni come tali non ci sono quasi più. Per contatti: 338.4981981, www.canilesanfrancesco.it. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero