Stella Michelin persa, lo chef perde anche la causa in tribunale: «Ma non ho mai usato il cheddar per il soufflé»

Il soufflé continua a sgonfiarsi al ristorante francese La Maison des Bois dello chef Marc Veyrat che deve dire addio alla terza stella della Guida Michelin, almeno...

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Il soufflé continua a sgonfiarsi al ristorante francese La Maison des Bois dello chef Marc Veyrat che deve dire addio alla terza stella della Guida Michelin, almeno fino alla prossima recensione. E' il cosiddetto cheddargate che è giunto all'epilogo anche se il maestro transalpino continua a giurare di non aver mai usato il formaggio inglese nel suo soufflè.


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Lo chef francese aveva dichiarato di essere piombato nella sciagura dopo che una delle sue tre stelle Michelin gli era stata revocata dalla stessa prestigiosa guida gastronomica, ma ora ha perso anche la causa che aveva intentato contro la guida e dovrà adesso pagare anche le spese legali. Marc Veyrat aveva perso la sua stella soltanto un anno dopo che gli era stata attribuita e aveva chiesto spiegazioni.

Il tribunale francese cui si era rivolto ha tuttavia respinto la causa, affermando che il cuoco stellato 69enne non aveva presentato prove concrete dei presunti danni materiali subiti. Quello che lo chef chiedeva era che la guida consegnasse le note dei giudici che avevano valutato il suo ristorante - La Maison des Bois, nelle Alpi dell'Alta Savoia - e la ragione esplicita per la revoca di una delle sue tre stelle, oltre a un risarcimento simbolico di un euro.

 


La guida Michelin dal canto suo ha etichettato lo chef come «divo narcisista», affermando che si è tratto di un caso di libertà di espressione e di critica. Veyrat aveva anche affermato di essere caduto per mesi in depressione e aveva criticato i giudici della Michelin, anche noti come ispettori. «Hanno osato dire che abbiamo messo il cheddar nel soufflé», aveva spiegato lo chef alla radio francese all'inizio della vicenda, escludendo categoricamente l'utilizzo del formaggio inglese in quel particolare contesto: «Ho messo lo zafferano e il signore ha pensato che fosse cheddar perché era giallo». 


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Il Messaggero