Non solo fornai e cuochi, ma scrittori, scienziati e artigiani: c'è un popolo trasversale fra i firmatari del Manifesto futurista del pane lanciato da Grani futuri, il...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ecco Pino Aprile (scrittore), Angelo Vescovi (scienziato e farmacologo), Teo Musso (padre della birra artigianale italiana), Corrado Assenza (pasticciere siciliano celebrato da Netflix), Gabriele Bonci (fornaio romano con i tatuaggi icona sul pane 'contemporaneo'). Il Manifesto del Pane è scandito in undici punti, tanti quanti il Manifesto di Marinetti e non è solo il vademecum per l'impasto perfetto, è l'insieme delle buone pratiche per una rivoluzione culturale a partire dal più simbolico degli alimenti.
Vescovi, primo medico a dirigere un trapianto di cellule staminali in un malato di Sla, parla di cosa accade ai piccoli pazienti dei reparti pediatrici quando mettono le mani in pasta: «I bambini che fanno il pane sono così felici che li vedi immersi in una forma di ipnosi, la gioia di tenere le mani in quell'impasto è una sorta di terapia emotiva che - come dire? - li predispone ad accogliere meglio e più efficacemente le terapie classiche». Aprile, autore del best seller Terroni, spiega: «Nel poema su Gilgamesh, Enkidu, acquisisce natura umana facendo l'amore con una donna e mangiando 'pane, il cibo degli uomini'. Vuol dire che con un buon pane abbiamo ancora speranza di passare dallo stadio animale a quello umano». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero