Il genepì del Piemonte, liquore ottenuto dalla macerazione in alcool di artemisie alpine, ha ottenuto il marchio europeo di tutela Ig, indicazione geografica. La...
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«È uno dei prodotti più tipici della cultura alpina piemontese, ora protetto da un disciplinare rigoroso e controlli periodici - spiega Paolo Rovera, presidente dell'associazione di tutela nata nel 2002 - Ad esempio l'artemisia usata deve essere coltivata sopra i 1500 metri».
La produzione attuale è di circa 30 mila bottiglie l'anno, solo una piccola quota va all'estero. I controlli su coltivazioni, disciplinare e lavorazioni sono curati dalle dogane e dai monopoli. «Facciamo un appello per tutelare questo prodotto: a fine pasto in un ristorante piemontese bevete genepì e non il limoncello, come ogni tanto accade», dice il vicepresidente dell'associazione Carlo Quaglia, titolare di una distilleria gestita dalla sua famiglia da 4 generazioni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero