Arianna, Sarah e Stefania sul palco di Visionaria: «L'intelligenza artificiale non può sostituire l'empatia»

Le tre socie hanno un'agenzia di comunicazione creata a un anno fa e già decollata

Arianna, Sarah e Stefania sul palco di Visionaria: «L'intelligenza artificiale non può sostituire l'empatia»
Un anno  fa Arianna Giampietro, 29 anni, Sarah Grappasonno, 25, e Stefania Santilli, 27, tutto e tre di Vasto, in provincia di Chieti, hanno concretizzato la loro...

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Un anno  fa Arianna Giampietro, 29 anni, Sarah Grappasonno, 25, e Stefania Santilli, 27, tutto e tre di Vasto, in provincia di Chietihanno concretizzato la loro visione imprenditoriale, combinando energie e competenze per fondare Maze. L’agenzia di comunicazione ha conquistato rapidamente prestigio nel panorama abruzzese. Il giovane progetto imprenditoriale ha recentemente tagliato un significativo traguardo: la partecipazione all'evento Visionaria, nel cuore della città di Pescara. Con entusiasmo le tre giovani socie hanno condiviso idee e progetti che stanno plasmando e che cureranno nei prossimi mesi con creatività e impegno. La loro società si occupa di comunicazione e grafica, creano siti web per le imprese, curano campagne pubblicitarie ma soprattutto sono attente a non farsi fagocitare dalla Ai.  «Il know how non può essere sostituita da una macchina, anzi è importante mantenere il rapporto umano con il cliente e questo l'intelligenza artificiale non lo potrà mai sostituire - dice Arianna Giampietro - Noi non usciamo la Ai pur sapendo che ci sono alcune nicchie in cui viene ampiamente utilizzata da alcuni professionisti».  

 

«Durante un precedente percorso professionale, abbiamo riconosciuto il potenziale per intraprendere la strada della creazione di qualcosa di unico, che rispecchiasse un'estetica e valori condivisi tra di noi», afferma al telefono Arianna Giampietro, a capo della società. L'anno scorso, durante la fase iniziale del progetto, le tre socie erano nel pubblico dell’evento di Visionaria e già nutrivano il sogno di salire su quel palco, un giorno, per condividere il loro progetto. Quest'anno sono riuscite a trasformare quel sogno in realtà, sperimentando un momento memorabile. 
L'integrazione dell'intelligenza artificiale nei settori della comunicazione e del giornalismo, tematica molto attuale negli ultimi mesi, porta allo stesso tempo rischi e potenzialità rivoluzionarie nel settore in cui Maze e altre agenzie operano. Da un lato, l'automazione per ottimizzare processi e generare contenuti, dall'altro, però, sorgono preoccupazioni legate alla sostituzione di lavori umani e alla creazione di contenuti distorti o manipolati.


«Nel contesto della nostra attività, alcune nicchie la sfruttano ampiamente, soprattutto per aspetti legati alla grafica. Tuttavia, attualmente, questo approccio non è certo la prassi comune. Per noi – afferma ancora Arianna - è impensabile considerare l’AI come sostituta della nostra competenza specifica. La creazione tramite intelligenza artificiale è una realtà troppo distante da ciò che può emergere nel processo di costruzione di un rapporto empatico con il cliente che abbiamo di fronte», concludono le tre socie che hanno fatto percorsi di specifici: Stefania è laureata in design della comunicazione e multimedia design, Sarah ha competenze in ambito di  web design, digital marketing e social management e per Arianna formazione in campo umanistico, editoriale e heritage management.

 

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Il Messaggero