Segni di violenza sessuale e bruciature di sigaretta: sotto accusa ex marito

Segni di violenza sessuale e bruciature di sigaretta: sotto accusa ex marito
L’avrebbe violentata per un’intera notte e poi picchiata fino a romperle una costola che le ha bucato un polmone. Un amore davvero perverso, se anche così lo si...

Continua a leggere con la nostra offerta speciale:

X
MIGLIORE OFFERTA
ANNUALE
19 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
6,99€
Per 6 mesi
SCEGLI
2 ANNI
40 €
159,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L’avrebbe violentata per un’intera notte e poi picchiata fino a romperle una costola che le ha bucato un polmone. Un amore davvero perverso, se anche così lo si può definire, perché lui, un 40enne residente a Pineto con un foglio di via da Teramo per un precedente con la sua ex moglie, continua a sostenere di amare quella donna a cui ha fatto tutto questo. Adesso, intanto, è stato dichiarato capace di intendere e di volere al momento del fatto, quindi imputabile, dopo l’incidente probatorio chiesto dalla Procura. E’ stato, infatti, il pm titolare del fascicolo, Enrica Medori, a volere l’accertamento peritale con la formula dell’incidente probatorio per poter cristallizzare la prova alla luce di una precedente assoluzione del 40enne per difetto di imputabilità.


A quanto pare l’uomo era pienamente capace di intendere e di volere quando, secondo la tesi dell’accusa, sarebbe arrivato ad abusare sessualmente della donna con la quale conviveva, segnando il suo corpo con i mozziconi ancora accesi della sigaretta. Una storia che ancora una volta punta i riflettori sulla violenza contro le donne. A far scattare le indagini è stata la segnalazione da parte dei medici del pronto soccorso dell’ospedale di Atri dove lei è arrivata lo scorso aprile con una costola fratturata e un polmone perforato. A provocare quelle lesioni erano state le botte del compagno e i medici lo avevano subito capito. La notte precedente, infatti, il quarantenne l’avrebbe picchiata più volte, costringendola a subire diversi rapporti sessuali contro la sua volontà, tutto sotto la minaccia di morte. A raccontare come si sarebbe svolta quella tremenda sera è stata la stessa vittima. Agli inquirenti la donna ha raccontato anche altri episodi di maltrattamenti familiari. Dopo averla violentata e picchiata barbaramente, entrambi hanno finito la serata con dei calmanti. E’ stata la mattina seguente che lei è riuscita ad allontanarsi da quella casa quando lui è uscito per andare a compare altri alcoolici. La luce del giorno le è servita per scappare e raggiungere di nascosto l’ospedale di Atri. Attualmente lui è ancora rinchiuso in carcere, dopo un’ordinanza di custodia cautelare firmarla dal gip Roberto Veneziano. Ora rischia di finire a processo non appena si chiuderanno le indagini. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero