Teramo, assolto nonnino accusato di violenza sessuale

Teramo, assolto nonnino accusato di violenza sessuale
Non ci fu alcuna tentata violenza sessuale. Il 76enne di Castellalto secondo i giudici di primo grado non abusò della donna delle pulizie del suo vicino di casa. Adesso...

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Non ci fu alcuna tentata violenza sessuale. Il 76enne di Castellalto secondo i giudici di primo grado non abusò della donna delle pulizie del suo vicino di casa. Adesso bisognerà aspettare le motivazioni della sentenza, ma nel frattempo ieri l’anziano è stato scagionato da una pesante accusa che lo aveva portato a doversi difendere dalla donna che sosteneva di essere stata molestata mentre lei si trovava al lavoro. Il Tribunale aveva disposto un confronto, che si è svolto ieri, tra la presunta vittima ed una barista che ha il locale nello stesso condominio nel quale si sarebbero verificati i fatti denunciati. La barista inizialmente raccontò agli investigatori che aveva visto la donna delle pulizie salire ma non l’uomo finito a processo che la chiamava dal balcone, così come sostenuto dalla vittima. Ieri nel faccia a faccia ha confermato questa versione dei fatti. Tutto risale a qualche anno fa. Teatro della presunta tentata violenza l’appartamento in un condominio a Castellalto. E’ lì, infatti, che la donna lavorava e faceva le pulizie diverse volte a settimana.


Il 76enne lo sapeva perché amico del proprietario di quella casa. Stando a quanto denunciato, la donna aveva da poco finito di lavorare e si trovava in strada davanti al palazzo quando l’anziano, dopo essersi affacciato al balcone della sua abitazione, l’avrebbe fatta salire in casa con una scusa, per poi afferrarla, stringerla a sé, baciarle il viso per poi cercare di baciarla sulle labbra. «Dammi un bacio, passiamo una mattinata di sesso insieme» fu la frase che le avrebbe detto quel giorno, per poi spingerla contro il muro. Ma le fu più forte e più agile. Riuscì a divincolarsi e a fuggire via, con diverse persone che l’avrebbero vista correre in lacrime giù per la scale e i vestiti in disordine, tra queste anche la barista. Nel corso dell’istruttoria sono state ascoltate diverse persone, ma ieri la barista ha confermato quanto raccontò all’epoca agli investigatori, ossia che non sentì l’uomo chiamare la donna delle pulizie dal balcone prima che lei salisse, né tantomeno la vide scendere in lacrime o con gli abiti in disordine. Assolto il 76enne difeso dall’avvocato Daniele Di Furia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero