Coincidenza persa per un ritardo del treno: rimborsati 144 euro di taxi a due studenti

La disavventura di due universitari che sono rimasti a piedi dopo aver perso l'ultima corsa per Vasto e Torino di Sangro, dove abitano

Coincidenza persa per un ritardo del treno: rimborsati 144 euro di taxi a due studenti
Il treno proveniente da Roma è in ritardo e due studenti dell’università “Gabriele D’Annunzio” di Chieti perdono la corsa per Pescara...

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Il treno proveniente da Roma è in ritardo e due studenti dell’università “Gabriele D’Annunzio” di Chieti perdono la corsa per Pescara Centrale. Arrivati puntuali alla fermata ferroviaria Madonna Delle Piane, infatti, non possono però raggiungere la coincidenza delle 20,15, orario di partenza dalla stazione di piazza della Repubblica del capoluogo di provincia, nonché con direzione Termoli, che li avrebbe condotti uno a Torino di Sangro e l’altro al Porto di Vasto.

 

Trenitalia è stata così costretta a pagare il taxi, costato 144 euro, affinché i clienti potessero raggiungere le rispettive destinazioni. Quella, infatti, era l’ultima corsa della sera disponibile e, senza alternative di eventuali autobus, l’azienda ha dovuto rimediare in questo modo al disservizio causato dall’ingente ritardo. «Capita spesso che quel treno, un regionale veloce proveniente da Roma, non arrivi all’orario stabilito, ma mai con così tanto margine di ritardo come questa volta. E poiché il primo utile ci sarebbe stato la mattina seguente, su sollecitazione del capotreno, ci siamo recati alla biglietteria per risolvere il problema. Dopo aver compilato i moduli, corredati dei nostri biglietti e generalità, il funzionario ci ha fatto presente che non erano previste altre corse e che con il nuovo Regolamento (Ue) numero 782/2021 in tema di diritti e obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario, entrato in vigore 7 giugno 2023 e che va a sostituire il Regolamento (Ce) 1371/2007, erano tenuti a garantire il servizio a loro spese», raccontano così i giovani studenti universitari che, nonostante la disavventura, sono riusciti a tornare a casa.

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Il Messaggero