Teramo, morto Franco Graziani: fu professore e politico di razza

Teramo, morto Franco Graziani: fu professore e politico di razza
Lutto a Teramo. Si è spento all’ospedale Mazzini, dopo aver lottato contro una grave malattia, Franco Graziani, professore di lettere e già consigliere e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Lutto a Teramo. Si è spento all’ospedale Mazzini, dopo aver lottato contro una grave malattia, Franco Graziani, professore di lettere e già consigliere e assessore, sia comunale che regionale, oltre che massimo dirigente di diversi partiti dagli anni ’80 fino alla recente esperienza della campagna per le amministrative di Gianguido D’Alberto.

Graziani avrebbe compiuto 75 anni a luglio. Protagonista della Dc della fine degli anni ’80, quando le correnti erano la vera forza del partito, era considerato il delfino dell’avvocato Lino Nisii. Già allora faceva valere su tutti la stoffa di politico intelligente, intraprendente e acuto.

Tante le doti che lo porteranno lontano nella politica teramana, all’interno della Asl, al consiglio comunale di Teramo (dove fu più volte assessore) fino alla Regione Abruzzo, dove entrò nel 1990 da consigliere per diventarne assessore all’urbanistica.

La diaspora democristiana lo vide tra i primissimi dirigenti del Partito Popolare e poi vicino al centrosinistra attraverso altre esperienze politiche di sostanza ideologica, come coordinatore dello Sdi La Rosa nel Pugno nel 2006 e anche candidato all’assemblea nazionale del Partito democratico per la mozione di Ignazio Marino nel 2009.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero