Duecento lavoratori da quattro mesi senza stipendio, con il rischio di forti tensioni sociali. A denunciare come la situazione all'Atr di Colonnella (Teramo)...
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Coronavirus, morto il veterinario della zona rossa: il caso in tv
«La circolare segnala le stesse preoccupazioni relative all'ordine pubblico e alla sicurezza che Fim e Fiom di Teramo da tempo stanno segnalando sulle due vertenze - scrivono i sindacalisti - Vivere quattro mesi senza stipendio è insostenibile e le conseguenze rischiano di essere molto gravi». I segretari di Fim Cisl e Fiom Cgil ricordano come il Viminale abbia invitato i prefetti ad attivare azioni di sensibilizzazione rivolte agli enti territoriali perché si attuino misure di sostegno per chi vive situazioni di disagio.
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«Per i 150 lavoratori di Atr - continuano Boccanera e D'Ignazio - va preteso che il presidente, Antonio Di Murro, paghi, come promesso anche davanti al prefetto, i quattro stipendi arretrati
e che l'Inps di Teramo liquidi subito la cassa integrazione ordinaria a copertura della seconda metà di marzo. Così come va preteso che il ministero del Lavoro sblocchi subito la cassa
integrazione per cessazione e per Covid 19 e paghi i 50 lavoratori Atr in attesa da gennaio scorso». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero